La missione appena conclusa in Siria è stata una delle più intense.
Siamo partiti dall’Italia con due medici che, insieme a noi, hanno attraversato il confine dal Libano per entrare in Siria. Nei primi giorni li abbiamo accompagnati e coordinati affinché potessero ottenere appuntamenti negli ospedali locali, dove torneranno presto per operare gratuitamente i bambini che ne hanno più bisogno. Dopo cinque giorni di intenso lavoro, loro sono rientrati in Italia, mentre noi abbiamo proseguito la missione.

Abbiamo preso parte al pitch finale del progetto ESPERO, durante il quale tre giovani ingegnere siriane sono state premiate per i loro progetti. È stato un momento di grande emozione: nonostante le difficoltà di connessione, eravamo tutti collegati dal nostro Help Point insieme a mentor e donatori da tutto il mondo. Ora queste tre ragazze porteranno avanti sul campo le loro idee, trasformandole in speranza concreta per le comunità.

Nei giorni successivi abbiamo continuato le distribuzioni di latte e sostegni per gli orfani, incontrando tanti volti che già conosciamo e nuovi casi che chiedono aiuto.
Ci sono bambini che necessitano di cure urgenti, e il nostro case manager sta organizzando ricoveri e operazioni, mentre altri, malati o feriti, sono stati inseriti nei nostri programmi di sostegno.

Poi ci siamo spostati a sud di Damasco, dove vivono i profughi interni fuggiti da As-Swaida. La realtà che abbiamo di nuovo trovato è durissima: famiglie intere vivono in edifici diroccati, spesso con solo tre muri, esposte al vento, senza acqua, senza cibo, senza cure.
Abbiamo passato un’intera giornata con loro, ascoltando, guardando, cercando di capire come intervenire.

Alla fine non abbiamo avuto dubbi: forniremo tende per offrire almeno un riparo, un piccolo inizio di dignità.

Siamo rientrati passando da Beirut, portando con noi stanchezza, dolore, ma anche la certezza che ogni gesto, ogni incontro, ogni sguardo, continua a dare senso a ciò che facciamo.
In Siria restare umani è un atto di coraggio e noi continueremo a farlo, insieme.

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